domenica 3 giugno 2012

La porta che conduce al piacere

La Shimabara no ō mon indicava, un tempo, l’ingresso in quell’affascinante mondo fluttuante che ha ispirato scrittori e musicisti di ogni tempo. Si tratta della porta che conduceva nel quartiere del piacere di Kyoto,  dove ogni cosa era concessa e dove le rigide regole della società giapponese potevano essere radicalmente stravolte.
La porta, costituita da un’elegante facciata a graticci, fu costruita nel 1641 ed è ancora oggi visibile nella sua integrità. I graticci offrivano al visitatore la possibilità di sbirciare quel mondo misterioso ed edonistico e di vagheggiare ore di fuga dalla monotona quotidianità. Non molto lontano dalla porta di Shimabara c’è la Sumiya Ageya, ultima casa di piacere del periodo Edo. Sia la Shimabara che l’ageya sono stati dichiarati Beni Culturali Nazionali.




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